Imaging iperspettrale all'interno di una prospettiva interdisciplinare più ampia

Lo studio condotto su due dipinti su tela di Marco d'Oggiono, provenienti dalla Pinacoteca di Brera, è l'occasione per presentare l'iter di uno studio interdisciplinare, che integra le informazioni acquisite attraverso l'imaging iperspettrale di riflettanza con altre tecniche diagnostiche (ad esempio la radiografia digitale, la microscopia e il MA-XRF). Durante il seminario verrà evidenziato il contributo dell'imaging iperspettrale come strumento per approfondire la conoscenza dell'opera, unendo i punti di vista di restauratori, storici dell'arte e scienziati.

2 ore
Vedi BIO

Marcello Picollo

Laureato in Geologia presso l’Università degli Studi di Firenze, con PhD in Fotonica (titolo tesi: “Study of artworks by using non-invasive UV-VIS-IR spectroscopic and THz-TDS imaging techniques”) presso University of Eastern Finland (UEF), Joensuu (Finland), è dal 2001 ricercatore presso l’IFAC-CNR. Lavora dal 1991 allo studio di opere d’arte mediante tecniche spettroscopiche. In particolare, si occupa di analisi di materiali artistici, quali pigmenti e coloranti, mediante tecniche spettroscopiche puntuali e areali non invasive. Dal 2009 è responsabile del Gruppo di Ricerca SABeC Spettroscopia Applicata ai Beni Culturali.

Vedi BIO

Elena D’Elia

Elena D’Elia, restauratrice, si forma in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Torino, specializzandosi nel restauro di manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Nel 2018 consegue la Laurea Magistrale con una tesi dal titolo “Due dipinti su tavola di Marco d’Oggiono della Pinacoteca di Brera: il restauro come occasione di ricerca interdisciplinare e nuove conoscenze” e ha la possibilità di collaborare con diversi studiosi ed enti di rilievo internazionale, tra i quali, per quanto riguarda l’ambito scientifico, l’IFAC-CNR di Firenze, il laboratorio LANDIS dell’IBAM-CNR e l’INFN-LNS di Catania e, per la ricerca storico-artistica, il Dipartimento di pittura italiana del XVI secolo del Musée du Louvre di Parigi, con il supporto del C2RMF. Il carattere interdisciplinare del lavoro di tesi la porta a partecipare alla conferenza della Pinacoteca di Brera dedicata ai Leonardeschi nel 2019 e, nello stesso anno, a Technart (Bruges, BE) e a pubblicare sia su Microchemical Journal, sia su Arte Lombarda (2020). Oltre alla professione di restauratrice, attualmente sta conseguendo una seconda Laurea Magistrale in Storia dell’Arte (UniTo).

 

Vedi BIO

Paola Buscaglia

Paola Buscaglia è Restauratore-Conservatore con qualifica ministeriale ed è specializzata in opere dipinte su supporto organico. Dopo aver lavorato come restauratrice in vari laboratori e come libera professionista (1998-2006), nel 2007 entra nell’organico del CCR come restauratrice con funzioni di ricerca, didattica e progettazione; dal 2019 è Coordinatrice del Laboratorio di restauro di Sculture Lignee, la cui attività prevede anche la conservazione e lo studio di manufatti egizi dipinti. Si occupa nello specifico di studi e progetti di ricerca integrati, e negli anni ha sviluppato proficue collaborazioni con diversi enti di ricerca. Per supportare la sua attività nell’ambito della conservazione, ha acquisito competenze per lo studio dei meccanismi di degrado dei materiali e per la pianificazione di attività sperimentali su campioni. Nel 2021 ha intrapreso un dottorato di ricerca in Metrologia presso il Politecnico di Torino, dipartimento di Scienza applicata e Tecnologia, incentrato sullo sviluppo di strumenti altamente specializzati per il monitoraggio dei trattamenti di conservazione.