Lipidomica per i beni culturali
La lipidomica, intesa come caratterizzazione della composizione lipidica di un materiale, ha numerose applicazioni nel campo della scienza applicata ai beni culturali. Materiali con elevato contenuto lipidico sono stati infatti utilizzati come alimenti fin dall'antichità, ma anche impiegati come illuminanti e ingredienti in cosmetici e in preparazioni rituali e farmaceutiche. Lipidi di origine sia animale che vegetale sono stati inoltre lavorati per produrre materiali utilizzati nell'arte e nell'artigianato, come ad esempio leganti pittorici, vernici, agenti impermeabilizzanti e protettivi. Identificare l'origine dei materiali lipidici in oggetti di importanza archeologica o storico-artistica è particolarmente impegnativo a causa della loro complessa composizione, della loro vasta diffusione in natura, nonché delle possibili alterazioni chimiche indotte dalla manipolazione antropica o dall'invecchiamento nel tempo. L'approccio più comune per la caratterizzazione dei lipidi nel campo della scienza applicata ai beni culturali comporta la determinazione del profilo degli acidi grassi mediante GC/MS dopo saponificazione/derivatizzazione o transesterificazione. Tuttavia, negli ultimi 10 anni, i notevoli miglioramenti delle prestazioni della HPLC-MS, insieme allo sviluppo di trattamenti del campione più efficienti, hanno favorito l’introduzione dell’identificazione del profilo degli acilgliceroli e dei loro prodotti di ossidazione nella diagnostica per favorire una più dettagliata caratterizzazione dei lipidi negli oggetti di studio. Questo modulo descriverà le tecniche più usate nonché gli ultimi sviluppi e applicazioni della cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa per la caratterizzazione di materiali lipidici, descrivendo diversi approcci anche riguardo al pretrattamento dei campioni. Nel corso della prima ora saranno presentati la strumentazione e le tecniche di base e applicazioni a materiali di riferimento, mentre nella seconda ora saranno mostrati casi studio volti a evidenziare i vantaggi e i limiti della lipidomica nell’analisi di leganti pittorici e campioni archeologici.
Ilaria Degano
Ilaria Degano è Professoressa Associata in Chimica Analitica presso l’Università di Pisa. La sua ricerca è focalizzata sullo studio e sulla caratterizzazione di materiali organici naturali e sintetici in opere d’arte mediante tecniche cromatografiche e di spettrometria di massa. Ilaria è interessata, in particolar modo, all’indagine di coloranti e pigmenti, ma anche resine terpeniche, proteine e lipidi in residui archeologici amorfi. Ha sviluppato metodologie analitiche e strumentali basate su GC/MS, HPLC-DAD-FD e HPLC-MS/MS per scopi diagnostici e per lo studio dei processi di invecchiamento. É autrice di oltre 100 pubblicazioni scientifiche, tra cui libri e capitoli dedicati al patrimonio culturale.