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ESPERIENZE DI BIORESTAURO: PULITURA E DISINFEZIONE BIO-BASED

SINTESI E PROSPETTIVE PER UN APPROCCIO INNOVATIVO E SOSTENIBILE

EVENTO TERMINATO

Descrizione del corso

Un breve excursus ripercorrerà le tappe dello sviluppo delle procedure di biorestauro illustrate: dal brevetto Europeo alla recente esperienza condotta sulle sculture di Michelangelo, che ha suscitato vivo interesse internazionale e richieste di nuove collaborazioni. La considerazione che i prodotti per il biorestauro siano ancora prodotti di ricerca rende urgente aprire una discussione con i protagonisti del settore della Conservazione e del Restauro mettendo a tema l’interesse per l’implementazione di questa biotecnologia e la necessità di renderne disponibili i prodotti sul mercato.

 

Programma della giornata (in via di aggiornamento):

  • 15.00 Anna Rosa Sprocati, Dal brevetto a Michelangelo: un percorso di integrazione tra scienza e restauro
  • 15.15 Presentazione dei casi studio e delle esperienze in situ:
    Adele Cecchini, L'applicazione di microorganismi per la pulitura dei dipinti murali della Casina Farnese.
    Carla Tomasi, Il trattamento di biofilm al Sacro Monte di Orta. e Trattamento di patine biologiche presso il Villino
    Algardi, a Villa Pamphili, e presso la Caserma di Santa Marta a Verona.

    Monica Bietti, La bio-pulitura ovvero l'uso dei batteri nel restauro della Sagrestia Nuova di Michelangelo.
    Lorenza d'Alessandro, I batteri conto Attila. La pala dell'Algardi nella Basilica Vaticana.
  • 16.30 Chiara Alisi, Potenzialità del biorestauro: prodotto di ricerca o kit commerciale per opere d'arte? Tecnologia locale o globale?
  • 16.45 Anna Rosa Sprocati modera la tavola rotonda in cui biologi, restauratori, funzionari dialogano su limiti e potenzialità dell'applicazione microbica nella conservazione del patrimonio. Partecipano: Monica Bietti, Michela Cardinali, Adele Cecchini, Emanuela Ozino Caligaris, Paolo Pastorello, Carla Tomasi
  • 17.50 Anna Rosa Sprocati e Chiara Alisi, conclusioni

Obiettivi del corso

  • Aprire un dibattito sulle prospettive offerte dall'uso dei microorganismi nella conservazione del patrimonio;
  • Ricreare, sulla base delle esperienze condotte da restauratori e biologi, uno stato dell'arte delle attuali ricerche sul rapporto tra microverso e conservazione;

Altre informazioni utili

Italiano
11 Novembre 2022
ore 15-18
Webinar gratuito, accessibile previa registrazione.

Speaker

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Anna Rosa Sprocati

Anna Rosa Sprocati è una biologa, già ricercatrice dell’ENEA, docente e inventore di un brevetto europeo (ENEA-EP-3046779-B1). In 40 anni nell’ ENEA ha guidato team di lavoro sulle biotecnologie microbiche applicate al biorisanamento/bioenergia/patrimonio culturale. Ha ricoperto incarichi di docenza a contratto presso l’Università La Sapienza, insegnando “Microbiologia ambientale applicata ai beni culturali” (2004-2011) e “Riqualificazione ambientale” (2017-2018). Anna Rosa è stata esperta indipendente della Commissione Europea per la valutazione delle proposte PF7-KBBE-4 e ha ricevuto i premi “ENEA Excellence” e “SMAU Smart Communities”. Attualmente collabora come Honorary Fellow con le Università La Sapienza e Tuscia e con diverse Istituzioni Culturali. È laureata in biologia e ha frequentato corsi di biotecnologia presso l’Università Paris-VII e il MIT. 

 

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Chiara Alisi

Chiara Alisi, laureata in Scienze Biologiche nel 1987 (Università La Sapienza, Roma) consegue il Dottorato in Biologia Vegetale nel 1992 (Università Statale di Milano). Dal 1994 al 1998 è stata Oversea Expert presso l’Institute for Science and Technology (Chiang Mai University, Thailandia). Dal 2000 è ricercatrice presso il Centro Ricerche ENEA-Casaccia e i suoi attuali progetti di ricerca sono incentrati sulle biotecnologie microbiche applicate al biorisanamento ambientale e per il restauro sostenibile. Ha pubblicato >40 articoli su riviste, 5 capitoli di libri, 2 libri come Editor ed è co-autrice del brevetto europeo PCT/IT 2014/000246.

 

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Monica Bietti

Storica dell’Arte, laureata a Firenze con il massimo dei voti e la lode, dal 1983 è impegnata in ruoli di direzione all’interno di Enti Pubblici e del Ministero della Cultura. Già direttore del Museo Civico di Modena, del Museo delle Cappelle Medicee a Firenze, del Museo di Casa Martelli, funzionario del complesso mediceo-laurenziano. Ha scritto saggi, ha diretto importanti restauri, ha partecipato a convegni e mostre internazionali fino al 2020, anno in cui è andata in pensione.
Come direttore del Museo delle Cappelle Medicee ha promosso progetti, restauri e mostre legate ai Medici e alla loro committenza: La morte e la Gloria. Apparati funebri medicei per Filippo II di Spagna e Margherita d’Austria (1999) Firenze e Valladolid; Gian Gastone (1671-1737). Testimonianze e scoperte sull’ultimo Granduca de’ Medici (2008); Ferdinando I de’ Medici: Maiestate Tantum (2009); Parigi val bene una messa! 1610: l’omaggio dei Medici a Enrico IV re di Francia e di Navarra (2010) Firenze e Pau; Nello splendore mediceo. Papa Leone X e Firenze (2013); Arte e Politica. L’Elettrice Palatina e l’ultima stagione della committenza medicea in San Lorenzo (2014); Nel segno dei Medici. Tesori sacri della devozione granducale (2015).
Fra i molti restauri sui quali ha effettuato la direzione tecnica-scientifica: la pala Ginori di Rosso Fiorentino, i cui risultati sono stati pubblicati nel volume da me curato Rosso Fiorentino. Ritorno in Francia/Retour en France, Parigi 2014 e nella mostra presso l’Ambasciata italiana a Parigi; l’Annunciazione dei Martelli di Filippo Lippi in San Lorenzo cui è seguito un convegnio internazionale e la pubblicazione Intorno all’Annunciazione Martelli di Filippo Lippi. Riflessioni dopo il restauro, Firenze 2018. Dal 2013 al 2020 ha diretto il restauro della Sagrestia Nuova di Michelangelo, i cui risultati saranno pubblicati nel volume: La Sagrestia Nuova di Michelangelo alla luce di nuove ricerche storiche e delle informazioni emerse dal restauro.

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Silvia Borghini

Restauratrice diplomata alla Scuola Restauro Roma e all’ Istituto Centrale per il Restauro, lavora nel settore dal 1987 inizialmente come ditta individuale. Dal 2000 è dipendente del Ministero dei Beni Culturali (attuale Ministero della Cultura) dove opera come funzionaria Restauratrice del Servizio e Laboratorio di Restauro presso le Terme di Diocleziano del Museo Nazionale Romano, occupandosi principalmente delle opere lapidee esposte all’aperto, in museo e nei depositi.
Le sue attività riguardano principalmente
– lo studio, la progettazione ed l’esecuzione diretta di interventi di manutenzione, conservazione e restauro anche complessi di opere lapidee di piccole, medie e grandi dimensioni, comprese le operazioni di assemblaggio, reintegrazione di parti, progettazione e realizzazione strutture di supporto;
– la progettazione e la direzione dei lavori di cantieri di restauro di manufatti e/o superfici lapidee, musive e murarie e dipinti murali;
– la progettazione, l’organizzazione, il coordinamento e l’assistenza alle operazioni di imballaggio, movimentazione, trasporto e allestimento/disallestimento di opere del MNR all’interno del museo e/o richieste in mostra in Italia e all’estero.
– la collaborazione con Enti, Università, Istituti di ricerca per missioni e attività di sperimentazione, ricerca e formazione nell’ambito della conservazione del patrimonio artistico in Italia e all’estero.

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Michela Cardinali

Nel 2000, dopo aver completato gli studi presso l’Istituto Superiore per la Conservazione e Restauro dei Beni Culturali a Roma (ISCR), consegue la Laurea in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali Patrimonio presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo.Nel 2006 inizia la collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro ”La Venaria Reale” (CCR) come restauratore e svolgendo attività di docenza presso l’Università degli Studi di Torino. Nel 2011 le viene affidata la responsabilità tecnica degli interventi di conservazione e restauro eseguiti dai Laboratori CCR e, l’anno successivo, assume il ruolo di Direttore dei laboratori di restauro. Come Direttore della Scuola di Alta Formazione e Studio (SAF) si occupa di alta formazione nell’ambito dei beni culturali a livello nazionale e internazionale e della collaborazione con UNITO e SUSCOR per lo svolgimento del Corso di Laurea, nell’ambito della convenzione CCR-UNITO. Per il CCR segue progetti di intervento e di formazione, di studio interdisciplinare, attività di conservazione e di innovazione digitale a livello nazionale e internazionale.

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Adele Cecchini

Diplomata all’ICR e laureata in Storia dell’Arte, da quarant’anni restauratore di dipinti murali, in particolare di ambienti ipogei; dal 1985 si occupa del restauro e manutenzione delle tombe dipinte di Tarquinia, su cui ha scritto un libro sulla tecnica di esecuzione e conservazione pubblicato nel 2012, è in corso una riedizione aggiornata; dal 1999 lavora al restauro e manutenzione della Necropoli Vaticana sotto la Basilica di San Pietro. Nel 2012 ha fondato l’Associazione no profit “Amici delle tombe dipinte di Tarquinia” che si occupa della conservazione delle tombe e di promuoverne la valorizzazione e lo studio in accordo con le autorità preposte, coinvolgendo Istituzioni e Università.

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Lorenza D’Alessandro

Lorenza D’Alessandro abilitata all’esercizio della professione di restauratore presso ICR di Roma e laureata in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, esercita dal 1984 la libera professione presso Istituzioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
Specializzata nel settore conservazione dipinti e materiali lapidei, ha curato il restauro di importanti opere dall’archeologico al contemporaneo. Dal 1986 svolge attività didattica. Attualmente è docente presso l’Università degli Studi della Tuscia e al Trinity College of Rome.
Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di carattere tecnico e conservativo .

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Emanuela Ozino Caligaris

Emanuela Ozino Caligaris è Funzionario Conservatore e Restauratore della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Biella, Novara, VerbanoCusio-Ossola e Vercelli. Diplomata presso l’Istituto Centrale del Restauro, lavora dal 1988 nella Pubblica Amministrazione nell’ambito di importanti interventi di restauro e, dal 1999 al 2021, con incarichi di docenza per il restauro presso l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e L’Università degli Studi di Torino (Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali). In quest’ambito, ha supervisionato diverse tesi di Laurea Magistrali ed è stata parte di numerose commissioni di valutazione dei progetti di tesi. Tra i principali progetti di restauro, si annoverano il celebre “cantiere dell’utopia” relativo al restauro dei frammenti di dipinti murali della Basilica Superiore di S. Francesco ad Assisi dal 2000 al 2006; nel 2001 partecipa al cantiere sui dipinti murali di Giotto a Padova, nella Cappella Scrovegni ed ha partecipato al pluriennale cantiere di studio, ricerca e conservazione dei dipinti murali della Casa dei Vettii, all’interno del Parco Archeologico di Pompei. Ha inoltre maturato una notevole esperienza in ambito internazionale, partecipando, tra gli altri, al cantiere di progettazione e conoscenza della Cave 17, all’interno delle grotte di Ajanta (India). Progettista e direttore operativo dei cantieri dell’area del Piemonte orientale, si occupa della tutela e del restauro dei sacri Monti di Oropa, Biella, Varallo e Orta ed esegue interventi di restauro di manufatti afferenti al territorio, quale un celebre dipinto murale di Gaudenzio Ferrari.

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Paolo Pastorello

Paolo Pastorello, è laureato in Filosofia presso la Sapienza, Roma, e in Restauro dei Beni Culturali (ICR). Dal 1983 svolge attività didattica e di consulenza per istituzioni nazionali e internazionali (ICR, ICCROM; Getty Conservation Institute; Chinese Academy of Cultural Heritage) e ha partecipato a progetti di grande valore culturale per la tutela di importanti monumenti del World Heritage, quali la Tomba di Nefertari, Luxor, Egitto, il Mosaico di Orfeo a Paphos, Cipro, la Cappella Barocca del Castello di Valtice – Repubblica Ceca, Project Raphael CEE e World Monuments Fund, o, in qualità di Presidente di Restauratori Senza Frontiere – Italia (Socio Fondatore dal 2013), il Persepolis International Monuments Conservation Project, (restauro del Tachara, o Palazzo di Dario, e del Tripylon, nell’ambito di un accordo tra RSF e Iranian Cultural Heritage Organization. Titolare dello STUDIO CRC, ha realizzato importanti restauri quali la Cappella Palatina, Palermo; gli affreschi di Guido Reni e Lanfranco nell’Oratorio di S. Andrea al Celio; la Galleria dei Carracci a Palazzo Farnese; la Cappella della Sacra Sindone, Torino, oltre a capolavori pittorici su tela e tavola di Perugino, Tintoretto, Palma il Vecchio, Bronzino, Agnolo Gaddi, Federico Zuccari, Guercino, Jan Gossart, Gerard David e altri maestri italiani e fiamminghi, curando anche la pubblicazione dei risultati degli interventi più importanti.

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Carla Tomasi

Nel corso di un’attività ormai quasi quarantennale nell’ambito del settore specialistico della conservazione e del restauro di Beni Culturali, ha maturato una notevole esperienza che l’ha portata ad essere protagonista di alcuni tra i restauri maggiormente significativi che hanno interessato il Patrimonio Storico ed Artistico Italiano.
Tra questi si segnalano i siti riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco come l’Arco di Costantino a Roma, la Cappella Palatina a Palermo, l’Arena di Verona, la Cappella della Sacra Sindone a Torino, le cappelle XXVIII del Sacro Monte di Varallo e XIII del Sacro Monte di Orta S. Giulio, la Domus Aurea a Roma, il Complesso monumentale di San Paolo Maggiore a Napoli.
Terminati gli studi presso l’Istituto Centrale del Restauro nel 1982, Carla Tomasi fonda la propria impresa e in pochi anni inizia a lavorare su monumenti e opere di assoluto rilievo. Nel 1985 è capocantiere nel restauro dell’Arco di Costantino (patrimonio UNESCO), cui seguiranno i restauri di oltre 180 opere pubbliche in tutta Italia.
E’ specializzata nel restauro di materiali lapideo, superfici decorate dell’architettura, dipinti murali, stucchi e superfici dorate, mosaici, siti archeologici, dipinti su tela e su tavola, manufatti lignei e fittili.
Dal 2004 al 2008 partecipa al restauro della Cappella Palatina di Palazzo dei Normanni a Palermo, anch’essa patrimonio UNESCO dove provvede al restauro dei mosaici greco-bizantini e del soffitto ligneo in “muqarnas”, decorazioni tipiche della cultura araba, sulle quali è rappresentato – nel più grande ciclo pittorico di cultura araba medioevale al mondo – il paradiso terreste.
Nel 2016 viene avviato il cantiere della Cappella della Sacra Sindone di Torino, vincitore del premio European Heritage Awards 2019 di Europa Nostra. Per reintegrare gli elementi strutturali e decorativi in marmo, danneggiati nell’incendio del 1997, si è proceduto modellando in 3D tutte le parti distrutte, fresando le forme nel poliuretano espanso, e colando una malta elaborata appositamente per ricreare la tonalità del marmo di Frabosa.
Specializzata nel restauro di emergenza, è intervenuta nei piani di messa in sicurezza per i beni danneggiati in seguito al sisma dell’Aquila con il cantiere pilota della Chiesa di San Silvestro.
Per l’esecuzione degli interventi coinvolge e coordina professionalità e laboratori di elevate competenze tecniche, scientifiche e culturali proponendo applicazioni, specifiche all’intervento, di materiali innovativi e nuove modalità operative notevolmente vantaggiosi rispetto all’operatività convenzionale.