SCUOLA DI SPETTROSCOPIA INFRAROSSA E RAMAN PER APPLICAZIONI NEI BENI CULTURALI
XI Edizione
€580.00 esente iva ex art.10
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Il corso in breve
Obiettivi
- Fornire conoscenze di base sui principi teorici delle tecniche in esame
- Presentare una panoramica dello stato dell’arte e delle possibili applicazioni
- Trasmettere competenze nell’acquisizione ed elaborazione dei dati
- Condividere strumenti per l’interpretazione dei dati
Descrizione
La Scuola di Spettroscopia Infrarossa e Raman per Applicazioni nei Beni Culturali, giunta alla XI edizione, si rinnova nel programma e nelle modalità di erogazione. Le lezioni, in lingua italiana, saranno tenute da esperti di CCR, Università degli Studi di Torino, ISPC-CNR e Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva dell’Università di Pavia. È richiesta una conoscenza di base nel campo della diagnostica e dei materiali utilizzati nei beni culturali.
Il corso si compone di due moduli. Il primo modulo, online 15-17 novembre, sarà dedicato a lezioni teoriche e presentazione di casi studio. Il secondo modulo si svolgerà in presenza presso il Centro Conservazione e Restauro (CCR) “La Venaria Reale” dal 22 al 24 novembre e sarà articolato in una serie di esercitazioni pratiche su acquisizione, elaborazione ed interpretazione dei dati.
Opzioni di acquisto
- OPZIONE A: Lezioni teoriche online: 15-17 novembre 2022 - 280 euro
- OPZIONE B: Lezioni teoriche online 15-17 novembre 2022 + Esercitazioni pratiche in presenza @CCR 22-24 novembre 2022 - 580 euro
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Requisiti
Competenze in ingresso -
Per conservation scientists ed esperti del settore con conoscenze nel campo della diagnostica e dei materiali utilizzati nei beni culturali.
Dotazione tecnica
- Computer o tablet
- Connessione internet a banda larga
- Speaker o auricolari
- Microfono e webcam
Struttura del corso
I nostri docenti

Claudia Conti
Primo ricercatore presso l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e responsabile del laboratorio di spettroscopia Raman della sede di Milano. Le sue principali competenze riguardano lo sviluppo di metodi non invasivi di spettroscopia Raman e la loro applicazione ad oggetti di interesse artistico.

Alessandra Botteon
ricercatrice presso l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Dal 2013 lavora presso il laboratorio di spettroscopia Raman nella sede milanese dell’Istituto e svolge un’attività di ricerca finalizzata allo sviluppo di metodi non invasivi di spettroscopia Raman per lo studio dei beni culturali.

Giacomo Fiocco
Ricercatore post-doc e supervisor delle attività di ricerca presso il Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva dell’Università di Pavia. Si è laureato nel 2015 in Scienze e Tecnologie per i Beni Culturali all’Università di Torino e ha completato il suo Dottorato in Chimica e Scienze dei Materiali nella stessa università nel 2021. È specializzato nello studio e nella caratterizzazione dei materiali dei beni culturali, in particolare di quelli relativi agli strumenti musicali storici, attraverso tecniche spettroscopiche non e micro-invasive.

Anna Piccirillo
Anna Piccirillo, PhD in Scienze Chimiche presso l’Università degli Studi di Torino, ha iniziato la sua attività di ricerca nel settore dei beni culturali con particolare attenzione alla caratterizzazione dei leganti pittorici con tecniche cromatografiche. La sua ricerca, presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, è focalizzata sulla messa a punto di metodologie per la caratterizzazione delle superfici di oggetti di interesse storico-artistico con particolare attenzione alle misure in spettroscopia infrarossa.

Tommaso Poli
Tecnico di ricerca (EP) presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Torino. Ha un dottorato di ricerca in Scienze Chimiche e si occupa fin dalla Tesi di Laurea (Chimica Industriale) dello studio e caratterizzazione dei materiali utilizzati nella conservazione dei beni culturali con particolare attenzione ai materiali polimerici. Collabora attivamente con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, ha partecipato a diversi progetti di ricerca nazionali ed internazionali ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

Elena Possenti
Ricercatrice presso l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La sua linea di ricerca riguarda lo sviluppo di nuovi protocolli analitici per valutare l’interazione e la diffusione di trattamenti inorganici in materiali lapidei complessi. Parte integrante dell’attività di ricerca si basa sull’esplorazione delle potenzialità della spettroscopia vibrazionale IR per la ricostruzione di mappe composizionali ad alta risoluzione spaziale (mapping e imaging ATR-FTIR) di stratigrafie policrome micrometriche e prodotti conservativi in matrici inorganiche.

Federica Pozzi
Federica Pozzi è Direttore dei Laboratori Scientifici del Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale”, Torino. Ha conseguito il Ph.D. in Scienze Chimiche nel 2012 presso l’Università degli Studi di Milano, con una tesi sullo sviluppo di metodologie analitiche innovative per l’identificazione di coloranti di interesse per l’arte e l’archeologia. Come parte dei suoi studi di dottorato, Federica ha trascorso un anno nel Dipartimento di Ricerca Scientifica del Metropolitan Museum of Art di New York, studiando l’applicazione della spettroscopia Raman potenziata alla superficie (SERS) all’individuazione di coloranti organici in oggetti di importanza archeologica, storica e artistica. Nel 2012 ha condotto una ricerca post-dottorato presso il City College della City University di New York e il Met per sviluppare metodi e database SERS per la caratterizzazione ultrasensibile di coloranti, inchiostri e altre sostanze di interesse artistico e forense. Dal 2012 al 2014, Federica ha tenuto una borsa di studio A.W. Mellon in scienze della conservazione presso l’Art Institute di Chicago, dove ha svolto una ricerca scientifica sistematica sulla collezione del museo di dipinti impressionisti francesi del XIX secolo e post-impressionisti. In quella posizione, ha anche collaborato attivamente con il gruppo del professor Van Duyne alla Northwestern University per sviluppare metodologie SERS non distruttive. Nel 2014, Federica è entrata a far parte del Dipartimento di Conservazione del Solomon R. Guggenheim Museum di New York, come primo scienziato dello staff, lavorando su una vasta gamma di opere d’arte moderne e contemporanee e stabilendo un quadro per la ricerca scientifica dove non ne esisteva prima. Nel settembre 2016, è stata nominata Associate Research Scientist al Met, dove per cinque anni ha guidato la Network Initiative for Conservation Science (NICS), un programma pilota che mira a condividere le risorse del museo, le competenze e lo stato dell’arte della ricerca scientifica con istituzioni partner a New York City. Pur avendo svolto approfondite ricerche con Raman e la spettroscopia Raman (SERS) per l’identificazione di pigmenti e coloranti in opere d’arte e manufatti antichi, Federica ha una vasta esperienza con numerose tecniche analitiche e materiali culturali.