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IL RITRATTO DI PAPA CLEMENTE XIII DI ANTON RAPHAEL MENGS

NUOVE SCOPERTE ALLA LUCE DEL RECENTE RESTAURO Casi studio dalle collezioni della Veneranda Biblioteca Ambrosiana

EVENTO TERMINATO

Descrizione del corso

L’intervento condotto sul Ritratto di Papa Clemente XIII della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano è un caso di studio emblematico delle opportunità che la diagnostica e il restauro offrono per la conoscenza e la valorizzazione delle opere d’arte. All’arrivo nei laboratori del CCR, il dipinto su tela portava con sé una serie di interrogativi relativi alla datazione e all’attribuzione, a cui è stato possibile rispondere grazie alla sinergia tra lo studio storico-artistico, l’analisi della tecnica e dei materiali impiegati da Mengs e il complesso intervento di pulitura che ha rivelato particolari inediti dell’opera. Il webinar intende illustrare gli strumenti di lavoro e di ricerca e i dati acquisiti durante questo percorso di conoscenza, attraverso le voci dei professionisti coinvolti.

Programma

  • 15:30 Michela Cardinali, Elena Fontana, Saluti introduttivi 
  • 15:50 Steffi Roettgen, Il ritratto di Clemente XIII di Anton Raphael Mengs (Milano, Pinacoteca Ambrosiana). Genesi, contesto, tipologia.  
  • 16:25 Alessandro Gatti e Tiziana Cavaleri, Dentro il dipinto. Approfondimenti diagnostici e riflessioni tecniche riguardo i materiali pittorici e i procedimenti esecutivi adottati da Anton Raphael Mengs.
  • 17:05 Alessandro Gatti, Nuova luce per un capolavoro ritrovato di Mengs: l'intervento di restauro.
  • 17:25 Q&A

 

 

 

Obiettivi del corso

  • Acquisire conoscenze per l'inquadramento storico della produzione artistica di Anton Raphael Mengs e della ritrattistica papale nel XVIII secolo;
  • Ottenere dati tecnico-scientifici sui materiali costituitivi e sulla tecnica esecutiva dell'artista;
  • Acquisire informazioni sulle indagini scientifiche impiegate e sull'interpretazione del dato analitico;
  • Approfondire metodologie e strumenti di lavoro, dallo studio multidisciplinare alle scelte di intervento.

Altre informazioni utili

10 ottobre 2022, 15:30-17:30 CET
lingua: Italiano

Speaker

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Steffi Roettgen

Steffi Roettgen è professore emerito di storia dell’arte presso la Ludwig Maximilians Universität (LMU) di Monaco (Germania). I suoi principali ambiti di ricerca riguardano l’arte Neoclassica a Roma nel XVIII secolo, con particolare riferimento ad Anton Raphael Mengs e Johann Joachim Winckelmann. Le sue principali pubblicazioni includono alcuni volumi sui dipinti ad affresco dal Rinascimento al Barocco e una monografia con il catalogo ragionato di A.R. Mengs. Al momento sta lavorando a un supplemento digitalizzato delle opere di Mengs nell’ambito di un progetto della University Library of Heidelberg: https://sempub.ub.uni-heidelberg.de/wv_mengs/en/.

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Alessandro Gatti

Restauratore di dipinti con Laurea in Conservazione dei Beni Culturali (Università di Milano), dal 2006 lavora per il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” dove si è specializzato nello studio dei dipinti rinascimentali di area veneta, lombarda e piemontese. Svolge attività didattica per il Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (Università di Torino in convenzione con il CCR). Tra i suoi principali ambiti di ricerca: studio preliminare del cartone della Scuola di Atene di Raffaello e restauro di diversi capolavori di Tiziano, Tintoretto, Rubens, Van Dick, Mengs e Canova.

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Tiziana Cavaleri

Laureata in Scienza e Tecnologia per i Beni Culturali e in Scienze dei Materiali presso l’Università degli Studi di Torino (UniTo), dal 2009 è scienziato della conservazione presso il CCR, dove si occupa di diagnostica, archeometria e ricerca applicata ai beni culturali. Le sue attività di ricerca sono incentrate sull’applicazione, l’integrazione e lo sviluppo di tecniche imaging multibanda e spettroscopie puntuali. È docente di Fisica Applicata ai Beni Culturali presso UniTo. È referente del progetto Pictorial Material Database, disponibile online sul sito del CCR, e della campagna di analisi non invasive della tomba di Kha nell’ambito della collaborazione con il Museo Egizio (TT8 project).