corso

IMAGING IPERSPETTRALE DI RIFLETTANZA PER LA DIAGNOSTICA DEI BENI CULTURALI

6 ore tot. 3 moduli

Il corso in breve

3 moduli in live-streaming
Modulo 1: 30 Novembre 2022, 15:30- 17:30 CET
Modulo 2: 1 Dicembre 2022, 15:30-17:30 CET
Modulo 3: 2 Dicembre 2022, 15:30-17:30 CET
Lingua : Inglese
Attestato di partecipazione

Obiettivi

  • Imparare le basi dell'imaging iperspettrale di riflettanza: limiti e potenzialità della tecnica nel campo della conservazione dei beni culturali
  • Conoscere le caratteristiche del "cubo iperspettrale": come estrarre informazioni spaziali e spettrali dal set di dati
  • Conoscere i possibili metodi di trattamento delle immagini: come documentare la tecnica esecutiva e i materiali impiegati dall'artista
  • Integrare le informazioni ottenute dall'imaging iperspettrale con altre tecniche analitiche e indagini diagnostiche

 

Descrizione

Dagli anni 2000 l'uso dell'imaging iperspettrale di riflettanza nell'ambito della diagnostica dei beni culturali si è progressivamente affermato. Sviluppato inizialmente per osservazioni della Terra da lontano, questa metodologia ha dimostrato un grande potenziale nello studio dei materiali impiegati dagli artisti e della loro distribuzione sulle superfici policrome. Oltre ad essere una tecnica non invasiva, l'imaging iperspettrale di riflettanza consente di raccogliere informazioni sia spaziali sia spettrali; viene acquisita una sequenza di centinaia di immagini nelle regioni del visibile (400-750 nm) e del vicino infrarosso (750-2500 nm); inoltre, ad ogni pixel dell'immagine è associato uno spettro di riflettanza. La possibilità di applicare diversi algoritmi di elaborazione delle immagini per la riduzione della dimensione del set di dati verrà illustrata attraverso casi studio reali. Infine verrà affrontato il tema dell'integrazione della tecnica di imaging iperspettrale con altre tecniche analitiche e strumenti di ricerca. Il corso è indirizzato a professionisti quali restauratori, curatori e storici dell'arte ed è finalizzato all'acquisizione di una maggiore conoscenza delle potenzialità della tecnica e delle possibili applicazioni a fini conservativi.

Requisiti

Competenze in ingresso
  • conoscenza di base delle principali tecniche e materiali pittorici
  • conoscenza di base delle spettro elettromagnetico e delle principali radiazioni impiegate nelle analisi di imaging per i beni culturali
Dotazione tecnica
  • Computer o tablet
  • Connessione internet a banda larga
  • Speaker o auricolari
  • Microfono e webcam

I nostri docenti

Vedi BIO

Marcello Picollo

Laureato in Geologia presso l’Università degli Studi di Firenze, con PhD in Fotonica (titolo tesi: “Study of artworks by using non-invasive UV-VIS-IR spectroscopic and THz-TDS imaging techniques”) presso University of Eastern Finland (UEF), Joensuu (Finland), è dal 2001 ricercatore presso l’IFAC-CNR. Lavora dal 1991 allo studio di opere d’arte mediante tecniche spettroscopiche. In particolare, si occupa di analisi di materiali artistici, quali pigmenti e coloranti, mediante tecniche spettroscopiche puntuali e areali non invasive. Dal 2009 è responsabile del Gruppo di Ricerca SABeC Spettroscopia Applicata ai Beni Culturali.

Vedi BIO

Paola Buscaglia

Paola Buscaglia è Restauratore-Conservatore con qualifica ministeriale ed è specializzata in opere dipinte su supporto organico. Dopo aver lavorato come restauratrice in vari laboratori e come libera professionista (1998-2006), nel 2007 entra nell’organico del CCR come restauratrice con funzioni di ricerca, didattica e progettazione; dal 2019 è Coordinatrice del Laboratorio di restauro di Sculture Lignee, la cui attività prevede anche la conservazione e lo studio di manufatti egizi dipinti. Si occupa nello specifico di studi e progetti di ricerca integrati, e negli anni ha sviluppato proficue collaborazioni con diversi enti di ricerca. Per supportare la sua attività nell’ambito della conservazione, ha acquisito competenze per lo studio dei meccanismi di degrado dei materiali e per la pianificazione di attività sperimentali su campioni. Nel 2021 ha intrapreso un dottorato di ricerca in Metrologia presso il Politecnico di Torino, dipartimento di Scienza applicata e Tecnologia, incentrato sullo sviluppo di strumenti altamente specializzati per il monitoraggio dei trattamenti di conservazione.

Vedi BIO

Elena D’Elia

Elena D’Elia, restauratrice, si forma in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Torino, specializzandosi nel restauro di manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Nel 2018 consegue la Laurea Magistrale con una tesi dal titolo “Due dipinti su tavola di Marco d’Oggiono della Pinacoteca di Brera: il restauro come occasione di ricerca interdisciplinare e nuove conoscenze” e ha la possibilità di collaborare con diversi studiosi ed enti di rilievo internazionale, tra i quali, per quanto riguarda l’ambito scientifico, l’IFAC-CNR di Firenze, il laboratorio LANDIS dell’IBAM-CNR e l’INFN-LNS di Catania e, per la ricerca storico-artistica, il Dipartimento di pittura italiana del XVI secolo del Musée du Louvre di Parigi, con il supporto del C2RMF. Il carattere interdisciplinare del lavoro di tesi la porta a partecipare alla conferenza della Pinacoteca di Brera dedicata ai Leonardeschi nel 2019 e, nello stesso anno, a Technart (Bruges, BE) e a pubblicare sia su Microchemical Journal, sia su Arte Lombarda (2020). Oltre alla professione di restauratrice, attualmente sta conseguendo una seconda Laurea Magistrale in Storia dell’Arte (UniTo).

 

Corsi correlati